Marina La Rosa

Marina La Rosa, attualmente naufraga nell’isola dei non famosi, è al centro di diverse questioni.

In primis c’è stata una lunga confessione, su dettagli della sua vita privata, e poi ci sono state le vicende e le liti fra naufraghi in quel delle Honduras.

Marina La Rosa in lacrime dopo la richiesta di Luca

Durante un giorno come un altro, sull’Isola dei famosi, Luca chiede a Marina di parlare un po’ di sé.

La Rosa inizia a parlare della sua vita privata, dei motivi per cui è approdata nei reality e poi scoppia in lacrime.

La naufraga non ha mai avuto un buon rapporto con il padre, ha detto: “Questa notte non dormivo. Guardavo le stelle avendo come sottofondo il suono del mare. Pensavo a mio padre. Da diversi anni io e mio padre non ci frequentavamo. Io l’ho ritrovato qualche anno prima che andasse via… Stanotte lo sentivo presente”.

Il suo nome, Marina, è dovuto all’amore del padre per il mare. I due per lungo tempo non si frequentavano, non si capivano e non avevano dialogo, poco prima che morisse si sono riconciliati.

Marina La Rosa: liti e processo per lei

Dopo il momento commovente e malinconico, Marina torna se stessa ed attacca Soleil che l’ha accusata di essere una falsa ed una che parla alle spalle.

L’ex gieffina ha commentato che Soleil è molto sgradevole e ama mettere zizzania fra tutti,

Il processo è stato condotto su Marina riguardo le accuse degli altri naufraghi che la definiscono stratega e fintamente gentile.

In particola Jo Squillo, oltre Soleil, si sarebbe scagliata su di lei accusandola di averla tradita dopo che Marina durante la catena di salvataggio non ha fatto il nome di Jo provocando l’accesa reazione dell’amica. Marina replica che lo ha fatto perché se avesse fatto il suo nome lei avrebbe salvato successivamente Bettarini, mandando in nomination le sorelle Mihajlovic, alle quale è molto legata.

Più stratega di così!

In conclusione direi che farebbero bene a chiamarla “L’isola dei liceali” perché queste dinamiche mi ricordano molto gli ambienti scolastici adolescenziali, per non dire infantili.