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È tempo di Mondiali, e di immagini shock e messaggi dottrinali.
È tempo di critiche per il marchio Adidas e la sua pubblicità ritenuta da censurare.

“Per la Coppa del Mondo darò il mio cuore”

Daniele De Rossi, insieme a Lukas Podolski, Dani Alves, Diego Costa, e Arjen Robben, in qualità di calciatori simbolo delle loro nazionali, sono il volto – e il corpo – di questo messaggio viscerale. Ma il cuore sanguinante che stringono tra le mani è quello di una mucca, e subito il messaggio perde quel senso patriottico per sfociare in un arrestabile scandalo mediatico.

Spot Adidas

È doveroso asserire che il cuore della mucca utilizzato per lo spot era destinato ad un utilizzo alimentare.
Ma il fatto che l’organo in questione provenga dal bancone di una macelleria non dona maggiore fascino ad un immagine che, volutamente, rimanda alla contrapposizione di una violenza nuda, e cruda.

Era necessario?

Basterebbe chiederlo agli animalisti.
Basterebbe interpellare esperti in marketing, visual, merchandaising, buyer, per capire che questa pubblicità è moralmente scorretta su tutti i fronti della comunicazione, e che la nota multinazionale di abbigliamento sportivo intendeva sfruttare alla meglio un momento proficuo come quello dei Mondiali per fare rumors.

La campagna pubblicitaria in questione è basata su un principio radicale da cui prende il nome: “O tutto, o niente”.
Lo scopo perseguito è quello di fare il possibile, donando se stessi in tutto e per tutto, per alzare la Coppa.
Il cuore della mucca rappresenta l’amore per la patria. La quantità eccessiva di sangue sta a testimoniare la fatica mossa dalla tanta passione dei nostri giocatori.
E sulla scia di questa linea di idee estremiste nasce la scelta di utilizzare immagini verosimili.

Come non dovrebbe mai accadere quando si comunica il messaggio è stato frainteso.
Un campione, ancor di più un campione che incorre per il raggiungimento della Coppa del Mondo, è un idolo per grandi e piccini. È ormai stato palesato che l’immagine di un calciatore che a petto nudo stringe tra le mani un cuore di mucca, ha donato un messaggio ben diverso dalla fede calcistica, la patria, e il sacrificio.

L’unico modo per metterci il cuore, è quello di metterci il proprio.