Quando pensiamo al surf le prime immagini che ci vengono in mente sono quelle di giornate piene di sole e spiagge tropicali con sabbia dorata. Ma non sempre è così, in particolare se la meta dei surfisti diventa il Circolo Polare Artico. Destinazioni come la Norvegia e l’Islanda, infatti, sono diventate le preferite dagli amanti del surf, sia dai professionisti, che da chi pratica questo sport solo per passione.

Tra le mete più ambite ci sono le isole Lofoten, che si trovano proprio nel Circolo Polare Artico. Le condizioni meteo, lì, sono veramente estreme e molto instabili. La temperatura dell’acqua è di circa 6-7 gradi, mentre quella esterna si aggira intorno allo zero. Che sensazione si proverà a cavalcare le onde più fredde del mondo su spiagge dove la sabbia non esiste e, al contrario, prevale la neve?

Fare surf, però, è possibile grazie alla Corrente del Golfo: è proprio questa che rende il clima più mite e sopportabile e fa si che l’acqua non si ghiacci, in modo da consentire ai surfisti di tutto il mondo di surfare in condizioni non del tutto invivibili.

Ci vuole bravura, tenacia, forza di volontà a praticare il surf nel Circolo Polare Artico, soprattutto per le condizioni climatiche – si consiglia infatti un abbigliamento adeguato per mantenersi caldi abbastanza per resistere alle ondate di gelo. Ma ci vogliono anche tanto coraggio e tanta passione. Solo coloro che amano così tanto questo sport decidono di praticarlo in luoghi estremi, per provare nuove emozioni e vedere paesaggi nuovi, dove i colori non sono più il rosso del tramonto e l’azzurro scuro del mare.

Le sfumature dei colori del cielo e del mare del Circolo Polare Artico sono in grado di far innamorare tutti, anche chi non ama il surf. Ma immaginate solo cosa provano coloro che lo amano e che lo provano in un posto tanto bello.

[Credits: boredpanda]