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I motivi per cui alcuni di noi vivono a lungo e in salute sono molteplici.
Ovviamente la fetta più grossa del risultato è data dai geni, le patologie che si presenteranno nel corso della vecchiaia, infatti, vanno cercate all’interno dell’albero genealogico. Questo non significa che bisogna preoccuparsi o atteggiarsi in maniera negativa rispetto al futuro, perché le nostre abitudini e il nostro stile di vita possono influire ancora di più sul risultato.
Il cibo, l’attività fisica e lo stress possono agire sui nostri geni, aggiungendo “tag chimici”, che cambiano il processo fisiologico di quel che succede al nostro corpo. A dirlo il ramo della scienza che si occupa di tutto questo: l’epigenetica.

Per quanto riguarda le persone che si avvicinano a compiere il secolo di vita, è stato dimostrato che queste vengono colpite meno da problemi cardiovascolari e siano meno inclini a forti attacchi al loro sistema immunitario.
Alle stesse è stato chiesto per quale motivo, secondo loro, abbiano vissuto tanto senza grossi problemi.
Le risposte hanno fatto riferimento per lo più alle storie familiari e personali che, a quanto pare, incidono tanto da cambiare il processo degli avvenimenti chimici e fisici, mediante gli usi e le abitudini.

Sulla base quindi dell’invidia provata per gli ultranovantenni, ecco i quattro segreti che i nostri avi sono stati costretti a condividere con noi.

I geni e una buona salute di base

Credit: www.informasubito.com
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Come appena detto, i geni fanno un gran lavoro sulla riuscita di una vita lunga e sana.
Bisogna guardare all’interno della famiglia, e se zii, nonni e fratelli hanno vissuto a lungo è decisamente probabile che lo stesso destino tocchi anche a noi.
Ad esclusione degli uomini, loro comunque se ne vanno prima, forse a causa degli ormoni e delle malattie che ne derivano.

L’attività fisica e mentale

www.ipsico.it
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I giovani d’oggi si lamentano sempre e di tutto.
Se solo sapessero che il segreto dell’eterna giovinezza sta proprio nel duro lavoro, probabilmente morirebbero ancora prima di compiere 35 anni.
L’abitudine fondamentale che sta al comune denominatore dei nonnini intervistati è proprio il lavoro sfiancante fin dalla più tenera età. E non è un caso.
Il lavoro, specialmente una volta, legava l’attività fisica a quella mentale e tanto bastava ad allenare corpo e mente, rallentando il processo d’invecchiamento.
Quando vi dicono di fare i cruciverba, non sbalorditevi, anche quelli possono aiutare al mantenimento della mente.
E cominciate subito un po’ di attività fisica, non è mai troppo tardi per cominciare.

Mangiare bene

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Sembrerà una banalità e voi siete convinti che le nuove generazioni si siano abituate al cibo scadente o addirittura al cibo-spazzatura.
Non è così, chi vanta una vita ultralunga dichiara di aver sempre mangiato bene e in maniera moderata, escludendo il fast food dalla sua esistenza per lasciare spazio a frutta, verdura e cereali che sembra possano contrastare il cancro.
Un’altra cosa: smettete di fumare.

Essere positivi e sociali

Credit: www.comune.segrate.mi.it
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Il segreto dell’eterna giovinezza è la felicità. Che scoperta, eh?
Il punto è che tutti noi passiamo la vita ad aspettarla, quando la felicità si può solo creare, fare e sentire. È il nostro atteggiamento che deve essere positivo e ben disposto.
Essere sociali aiuta moltissimo, stare in compagnia tiene attivi e condividere riempie le giornate.
Gli amici e i familiari aiutano a vivere bene e a lungo, diminuendo il livello di stress e di malanni legati all’umore, che poi si ritorcono sempre sul fisico.
Siate curiosi, appassionati e interessati a tutto quello che succede nel mondo.

I nostri nonni hanno fatto esattamente così.