Credits photo sensation.com

Quindicimila persone per una notte di musica elettronica. Bologna che si trasforma nella capitale della musica dance. All’Unipol Arena di Casalecchio di Reno, folla scatenata per Sensation into the wild, che è tornato sotto le Due Torri il 25 aprile, per la seconda volta, dopo il sold-out registrato nel 2013.

Una serata dall’altissimo tasso spettacolare: luci, coreografie e ovviamente musica house gli ingredienti principali. Ma il vero spettacolo lo danno i partecipanti. E sì, perché a caratterizzare l’evento c’è il dress-code obbligatorio (tutti vestiti rigorosamente di bianco, ammessi solo accessori di altri colori) che contribuisce a rendere inimitabile lo spettacolo.

Cinque i dj che si sono alternati alla consolle: Mr. White dj Resident , Oliver Heldens, Hardwell incoronato nel 2013 miglior dj al mondo – Dyro, e le bellissime gemelle Nervo. L’Italia, con la data dell’Unipol Arena, ha di fatto aperto la stagione delle Sensation Night nel mondo: il 7 giugno si replica a San Pietroburgo, il 5 luglio nella patria madre, Amsterdam. Proprio in Olanda, nel 2000 i fratelli Miles e Duncan Stutterheim, animatori di party house e gabber, fondano la società ID&T. Pochi mesi dopo Miles muore in un incidente d’auto.

Leggenda vuole che in occasione di una festa in memoria del fratello scomparso, Duncan chieda ai suoi ospiti di presentarsi all’evento vestiti di bianco, dando vita al dress-code che tutt’ora caratterizza Sensation e che coinvolge milioni di persone nel mondo dal 2001. Insomma, se partecipando al Sensation White vi sembra di essere in Paradiso non siete molto lontani dal volere di chi ha creato questo format. Vincente.

Aver portato in Italia il Sensation è una scommessa vinta sotto molti punti di vista – , spiega l’organizzatore italiano Massimo Fregnani, un passato da studente Dams a Bologna, – prima di tutto in quello culturale visto che c’è stata una sorta di pregiudizio per molti anni, tramutatasi in vera e propria barriera, verso la musica elettronica e house”.

Un’autentica maratona, durata dalle 22 alle 5 del mattino che ha coinvolto giovani e meno giovani accorsi in massa nonostante il prezzo, non proprio popolare, del biglietto. Da 75 a 150 euro (50 cent a biglietto, sono state devolute all’iniziativa di restauro del portico di San Luca a Bologna, Un Passo per San Luca) ai quali sommare consumazioni, spostamenti, alloggio. La dimostrazione che un evento very cool è ancora un’ottima idea, anche in tempi di crisi.

Guest post di Cristiano Carriero