Mangiare una banana in questi giorni è diventata un’icona antirazzismo.

Si vedono banane da tutte le parti per solidarietà a Dani Alves, divenuto simbolo della lotta al razzismo, dopo lo spiacevole episodio avvenuto domenica sul campo del Villarreal. Il calciatore brasiliano si è visto lanciare una banana in segno di razzismo dalla tifoseria avversaria, Alves ha raccolto e mangiato la banana, lanciando un messaggio semplice, ma di grande effetto, che ha sollevato un’ondata di solidarietà contro i comportamenti razzisti e discriminatori e fatto nascere in Brasile il manifesto “Siamo tutti Dani Alves“, pubblicato dal portale Globoesporte.

Il compagno di squadra Neymar ha lanciato una campagna di solidarietà sui social network con l’hashtag #SiamoTuttiScimmie. E così sono nati gli hashtag #somostodosmacacos e #weareallmonkeys. Sul suo profilo Instagram, l’attaccante ha scritto: “È una vergogna che nel 2014 esista ancora questo preconcetto” e poi si è fatto fotografare insieme al figlio con in mano una banana. “Per dare il mio contributo perché tutto questo finisca, ho deciso di fare come Dani Alves. Se anche voi la pensate così, fatevi fotografare mentre mangiate una banana e usiamo quello che loro hanno contro di noi a nostro favore“.

Tantissime le star che hanno risposto all’invito di Neymar pubblicando sui social network le loro foto. Fred, attaccante del Brasile, ha scritto: “Il razzismo è un male che macchia lo sport e la società in generale“. E poi le foto di Mertens, Hulk, Roberto Carlos, Balotelli e fidanzata, Raffaella Carrà, addirittura Suor Cristina di The Voice Italia e molti altri. Tra i primi a pubblicare uno scatto è stata la fidanzata di Dani Alves, Thaissa Carvalho, su Twitter. Hanno aderito all’iniziativa anche il premier Renzi e il ct azzurro Prandelli.

Dani Alves, visto lo straordinario supporto arrivato da tutto il mondo, dalla politica, dai colleghi, ma anche dalla gente comune, ha lanciato un invito: “Dobbiamo agire su cose come questa. Dobbiamo aprire le loro menti, cercare di aiutarli a capire che siamo tutti uguali. Non ci sono colori e razze. All’interno, abbiamo tutti il sangue dello stesso colore“.

Inoltre, ha commentato con ironia l’accaduto «Sono in Spagna da 11 anni e queste cose accadono da quando io sono qui. Ma penso che bisogna ridere di questi ritardati mentali. Non so chi l’abbia tirata, ma devo ringraziarlo perché mi ha dato l’energia per fare poi due cross che ci hanno fruttato altrettante reti. La mia reazione è stata puramente spontanea“.

L’ironia fa parte della famiglia Alves, tanto che il padre Doming, agricoltore, ha detto che comincerà a coltivare banane. “Le banane non piacciono solo alle scimmie“, ha commentato. Il Villarreal, intanto, ha individuato il tifoso che ha lanciato la banana, a cui è stato ritirato l’abbonamento e verrà vietato per sempre l’ingresso allo stadio El Madrigal.

Mangiando quella banana, Alves ha fatto più di mille campagne istituzionali, raccogliendo solidarietà dal mondo intero.