È possibile registrare i propri sogni? Ancora no purtroppo, ma le ricerche avanzano sempre più velocemente ed è ora pensabile riprodurre parte delle immagini del subconscio e riviverle in diretta, proprio come se vi trovaste di fronte allo schermo del cinema. Come? Grazie alle auricolari biosensoriali messe appunto da Richard Ramchurn.

Lo studioso infatti, animatore a Manchester, ha ideato delle cuffie che utilizzano onde cerebrali per dare agli spettatori istantanee del loro subconscio.
Proprio così: questo piccolo e comune oggetto è stato sviluppato sulla base della tecnica MindWave Mobile dalla società Neurosky per un valore di 100 sterline in modo da offrire una vera e propria esperienza cinematografica, solamente un po’ diversa dal solito.

Come funziona esattamente?
Ramchurn ha realizzato alcuni esperimenti che lo dimostrano: nel corso di questi ha richiesto ad alcuni volontari di mettere le cuffie e guardare un breve film. Come accade nei sogni, i ragazzi non erano in grado di controllare ciò che accadeva: le auricolari biosensore mostravano infatti le immagini in movimento su uno schermo in base alle variazioni delle attività cerebrale.
Si creava così una registrazione visiva della mente subconscia di un portatore, che permetteva di dare uno sguardo nel mondo dei sogni: il cervello svolgeva la parte del direttore del film, controllandone dall’inizio alla fine i suoni, le figure e le scene, il volontario diveniva un semplice spettatore.

L’apparecchio così studiato nei minimi dettagli non era e non è però perfetto: il problema è che questo dovrebbe essere utilizzato quando si è svegli per poter guardare ciò che succede consciamente ma questo significa anche che il processo dovrebbe avvenire in un momento in cui è invece davvero difficile richiamare un sogno.

Tolto questo però si tratta di un vero colpo di genio, ispirato alla mente di Ramchurn dalla lettura del libro di Walter Murch, The Blink Of An Eye, che mette in relazione film e sogni e ne pone in evidenza le somiglianze.

E non sarebbe potuto essere altrimenti, dopo che, considerati i costi per realizzare tale strumento, Kickstarter, aveva organizzato una campagna per la raccolta fondi per il progetto che aveva definito come una forma di strutture che possono interagire con e /o disprezzo, probabilmente la prima di una lunga serie. Gli scienziati si sono infatti già posti un nuovo obiettivo e se le ricerche dovessero procedere su questa linea, dovrebbero essere in grado di elaborare uno nuovo strumento.
Si metta in fila chi sarebbe curioso di registrare e riguardare i propri sogni, entro i prossimi 10-15 anni potrebbe essere davvero plausibile.