Jancis Robinson dichiara:” Vignaioli italiani, basta confronti con i francesi. Siete bravissimi“.
Con questa frase la famosa enologa e giornalista enogastronomica inglese, vuole in un certo senso porre fine alla pluriennale guerra di vino che esiste fra le due nazioni europee più importanti in materia di vino: Italia e Francia.

Italia e Francia sono le due nazioni che per qualità e quantità si classificano ai primi posti per quanto riguarda la produzione di vino. Proprio per questo è sempre esistita una guerra di vino fra i due Paesi, su chi produce di più, chi ha più vigneti, chi produce vini più di qualità o chi ha i vini più costosi al mondo.

La Robinson afferma, infatti, che i dati possono essere influenzati da tanti fattori, quello che conta di più è la qualità di un vino; in merito a ciò è importante ricordare che la qualità non è sempre e solo data dal prezzo maggiore o dal riconoscimento legislativo superiore, ma anche da un insieme di altri fattori come la materia prima di partenza, le tecniche di produzione, il clima, il territorio, il lavoro dell’uomo.

Se ci si dovesse basare sui dati e sui prezzi maggiori come ad esempio l’elenco dei 50 vini più costosi del mondo capiremmo che 11 sono tedeschi, uno è americano, il resto provengono dalla Francia; dall’Italia neanche uno. Ma è relativo, la Robinson afferma che questi risultati sono normali dato che in Italia, rispetto alla Francia, si è iniziato a produrre vino in tempi, diciamo, recenti.

Nell’ultimo periodo, però, i dati stanno cambiando; Berry e Bros & Rudd, un mercante di vini a tutto tondo, ha visto aumentare il valore delle vendite di vino italiano del 60 per cento in poco tempo. In pratica il vino italiano è sempre più apprezzato e soprattutto il Barolo.

credits: theviptable.blogspot.com
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Per Jancis Robinson, infatti, i vini italiani vedranno in breve tempo salire il loro valore soprattutto Barolo, Barbaresco, Brunello di Montalcino, Sassicaia, Ornellaia; anche la Sicilia, secondo la famosa enologa, è destinata a produrre vini sempre più pregiati e interessanti grazie anche alle temperature miti.
Secondo la Robinson l’unico problema dei vignaioli italiani è che dovrebbero smettere di confrontarsi con la Francia e porre fine alla guerra di vino esistente:” Hanno molto di cui essere orgogliosi per camminare con le proprie gambe al giorno d’oggi“.