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Qualcuno li definirebbe ‘i migliori anni della nostra vita‘, quelli del ‘tranquillo siam qui noi‘, per citare due canzoni famose. Per altri gli anni della scuola invece diventano un incubo, tanto da portare ad un gesto estremo che mai dovrebbe essere contemplato, tanto meno quando ci si sta impegnando per formarsi ed istruirsi.

Invece quella che dovrebbe essere un’attività se non piacevole almeno interessante, porta sempre più ragazzi a pensare che non valga la pena vivere. Tanto da far registrare, in Inghilterra e in Galles, il numero più alto di suicidi di studenti dal 2007, anno in cui, secondo i dati raccolti dall’Office for National Statistics, ci sono stati 75 suicidi.

Le cause sono essenzialmente due: le pressioni che si ricevono e le forme di bullismo che si subiscono. Molti quelli anche che, prima di tentare i suicidio, praticano forme di auto-danneggiamento. Insomma, per questi casi studiare era diventato un disagio estremo.

Il professor Louis Appleby, che ha attivato la ricerca eseguita dall’University of Manchester, ha affermato che il suicidio è una delle prime cause di morte per la fascia giovanile. E l’impatto sulla famiglia è devastante e traumatico. “Abbiamo trovato che il rischio è salito notevolemente tra gli adolescenti e i giovani adulti, e le ragioni sono complesse. Ci sono spesso problemi familiari, come l’abuso di droga o la violenza domestica e le problematiche come il bullismo o un lutto recente“. Tra i fattori che causano questi disagi ci sono, inoltre, il cyberbullismo, l’aumento dei costi dell’istruzione e un mercato del lavoro sempre più difficile.

L’University of York ha rilevato come i disagi mentali stanno costantemente aumentando tra gli studenti dei campus. Secondo i dati raccolti dalle ambulanze e dalle strutture di primo soccorso dei campus, circa la metà delle chiamate e delle richieste di aiuto ha visto come protagonisti casi di auto-lesionismo o tentativi di suicidio.