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Entro il 2024 le tecnologie modificheranno in modo netto e definitivo l’esperienza del viaggiare. A sostenerlo è il report di Skyscanner intitolato “The Future of Travel 2024” che analizza una serie di dispositivi tecnologici già esistenti o in fase di sviluppo che fra 10 anni saranno impiegati per migliorare sotto ogni aspetto l’intero sistema di viaggio.

Dalla pianificazione e prenotazione allo spostamento in aereo, fino al soggiorno in albergo e alla fruizione della destinazione, tutto ciò che può riguardare il mondo del travel verrà reso un’esperienza intuitiva e interattiva grazie alle nuove tecnologie.

Se oggi organizzare un viaggio risulta un’impresa lunga e faticosa, nel futuro di domani confrontare prezzi di voli, prenotare macchine a noleggio o hotel non sarà più un problema: questo grazie ad un e-agent che sarà sempre con noi. Si tratterà di un dispositivo di intelligenza artificiale – dalle dimensioni talmente ridotte da poter essere contenuto in un orologio o in un piccolo gioiello – che, in base alle preferenze che l’utente ha espresso in passato o ad un algoritmo predittivo, sarà in grado di pianificare ogni aspetto del viaggio.

Ma le novità non sono finite qui: la miniaturizzazione delle nuove tecnologie infatti consentirà lo sviluppo di videocamere retinali che permetteranno agli altri di vedere il mondo e godere dell’esperienza di viaggio dal punto di vista di chi le indossa.

E per chi ha problemi con le traduzioni non sarà più necessaria la presenza di un traduttore fisico: nel 2024 infatti esisterà lo smartwatch, un dispositivo capace di tradurre un menù dal russo all’inglese in pochi secondi.

Quando si prenota un viaggio poi, bisogna sempre fare attenzione alle migliaia di truffe che circolano in rete, per non incorrere nella spiacevole situazione di arrivare al luogo di destinazione e trovare il nulla anzichè una fantastico hotel. Questo succede oggi. Nel 2024 invece – sempre a parere del report – la paura di venire truffati non sarà più un problema. Come? Grazie alla tecnologia aptica che consentirà la visualizzazione 3D della propria esperienza di viaggio. Sentire l’atmosfera e la consistenza degli oggetti, vedere i panorami ma anche visitare virtualmente l’albergo dove si andrà ad alloggiare non saranno più possibilità astratte o fantascientifiche ma vere e proprie realtà.

Questo approccio intuitivo sarà ulteriormente sviluppato con un software in grado di leggere le espressioni facciali o di costruire un DNA digitale in base alle preferenze dell’utente, per capire se i risultati della ricerca di viaggi compiuta dai dispositivi indossabili siano stati soddisfacenti oppure no.

Tutto ciò ovviamente non toglie che se qualcuno in futuro vorrà ancora crearsi la propria esperienza di viaggio alla “vecchia maniera” sarà liberissimo di farlo.