La regina dei talk show americani Oprah Winfrey in occasione dei Golden Globe ha tenuto un discorso memorabile parlando di diritti civili e uguaglianza.

 

La conduttrice e attrice è salita sul palco per ritirare il Cecil B.De Mille, il Golden Globe alla carriera e ha iniziato il suo discorso raccontando un episodio della sua infanzia:

“Nel 1964, ero una ragazzina seduta sul pavimento in linoleum a casa di mia madre nel Milwaukee che stava guardando Anne Bancroft consegnare l’Oscar come miglior attore durante la 36esima edizione degli Academy Awards. Aprì la busta e pronunciò sei parole che hanno fatto la storia: ‘Il vincitore è Sidney Poitier’. Sul palco arrivò l’uomo più elegante che io avessi mai visto. Aveva camicia e papillon bianchi e la sua pelle era nera. Non avevo mai visto un uomo nero celebrato in quel modo”

“Potete immaginare cosa significa per una bambina vederlo in tv da un sofà economico mentre la mamma entrava distrutta da aver pulito le case degli altri. Oggi è un grande privilegio essere la prima donna nera a ricevere questo premio e non dimentico il fatto che ci saranno altre ragazzine che stanno guardando la tv in questo momento”.

 

Oprah Winfrey dopo si è rivolta alle donne:

“Quest’anno noi siamo diventate la storia. Ma non è una storia che riguarda solo l’industria dell’intrattenimento. Questa storia trascende ogni cultura, geografia, razza, religione, politica o lavoro. Questa sera io vorrei ringraziare tutte le donne che hanno sopportato anni di violenze perché magari, come mia madre, avevano bambini da crescere e bollette da pagare o sogni da inseguire”. Ha poi continuato: “Sono donne di cui non conosceremo mai il nome. Sono casalinghe e contadine, lavorano nelle fabbriche, nei ristoranti, all’università, nell’ingegneria, nella medicina oppure nella scienza. Fanno parte del mondo della tecnologia, della politica e degli affari. Loro sono le nostre atlete alle Olimpiadi e i nostri soldati nell’esercito”.

Il loro tempo è finito“, ha ripetuto più volte Oprah “Voglio che tutte le ragazze che ora ci stanno guardando sappiano che c’è all’orizzonte un nuovo giorno, grazie a tante donne meravigliose – molte sono proprio qui, in questa stanza – e ad alcuni uomini fenomenali che stanno lottando duramente per essere i leader che ci condurranno fino al momento in cui nessuno dovrà più dire ‘Me too’. Grazie!”