Sonnolenza, mancanza di concentrazione e senso di jet lag: a tutti sarà capitato almeno una volta di soffrire di uno di questi disturbi in concomitanza con l’arrivo dell’ora legale. E così annualmente ci si chiede se questi effetti siano reali o siano frutto della nostra suggestione. In attesa del consueto cambio di orario, a voi le conclusioni di scienziati e psicologici.

Come ogni anno dal 1961, quasi in contemporanea con l’equinozio di primavera, ci impegniamo in questa sorta di rito di benvenuto per la nuova stagione più luminosa: lo spostamento delle lancette dell’orologio.
Quella che però può sembrare una banale operazione, ha degli effetti straordinari.

Secondo la scienza infatti cambiare di un’ora il ciclo giornaliero aiuterebbe a ridurre il numero di Kwh consumati, sino a risparmiare mediamente 543.800.00 kWh in un anno. Il risultato migliore si avrebbe nel mese di aprile, in cui si risparmiano il 23,1% di Kwh, poiché è il mese con le giornate più corte e quindi quello in cui il provvedimento risulta più vantaggioso.

Ed è proprio da questa considerazione che, anni fa, era nata l’idea in Italia come negli altri paesi. Così dopo vari ripensamenti, l’ora legale si è stabilita definitivamente come rituale sui nostri calendari. Col tempo si sono aggiunti ulteriori benefici come la riduzione delle emissioni di anidride carbonica (Co2), derivanti dalle auto a gasolio per un totale di 246.000 tonnellate, ossia la quantità emessa da 117.000 auto.
E i contrari si sono ridotti all‘1% degli studiosi.

La popolazione invece si è spaccata in due: 50% favorevoli e 50% contrari, se la votazione è per il mantenimento di ora legale e solare. Diverso è il discorso se si parla solo di ora legale: a quanto pare l’80% sarebbe d’accordo.

Per il momento però la situazione non è destinata a cambiare e ad accendere ulteriormente la discussione ci pensano psicologi e persone comuni, che domani si lamenteranno di non aver dormito bene. A soffrirne saranno soprattutto i bambini: generalmente 1 su 2 non riesce a prendere sonno regolarmente. Così se l’effetto peggiore per loro sarà un calo di concentrazione per le successive 3 settimane, nel caso degli adulti questo sentore di affaticamento e irascibilità potrebbe essere causa di incidenti e suicidi.
Coincidenza o no, è attestato ormai che il maggior numero di sinistri stradali si verifica durante questo periodo. Inoltre vi è un picco del rischio di attacchi di cuore e la media dei suicidi aumenta notevolmente.

Tutto perché si ha la percezione di essere obbligati a dormire meno. Ma alla fine dei conti, l’ora legale è davvero così indispensabile?