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Ciò a cui i grandi emiri tengono di più, oltre che al petrolio, sono i cammelli.
Ecco perché i grandi signori del deserto stanno facendo costruire un sottopasso per questi animali ai margini di una superstrada nel deserto a Ras Al Khaimah, uno dei sette emirati che compongono gli Emirati Arabi Uniti.

I cammelli sono culturalmente centrali nella vita di Dubai e degli Emirati tutti e si contano circa 180.000 cammelli negli Emirati Arabi Uniti secondo i dati del 2003. Con la scoperta del petrolio però, l’utilità pratica dell’animale è andata via via scemando e così negli ultimi anni gli sceicchi hanno dato vita ad una nuova pratica per ridare importanza all’animale e alle tradizioni del popolo beduino: le corse di cammelli. I cammelli da corsa vengono allevati e selezionati e nel Paese se ne contano 14.000. Il cammello perciò è stato trasformato da fonte di reddito e fondamento economico dell’emirato a simbolo forte di appartenenza ad una cultura che le moderne tecnologie e i profitti stanno cancellando.

Nonostante ciò il numero di animali presenti sul territorio è enorme ed è molto facile che alcuni esemplari scappino alla supervisione del mandriano dei vari allevamenti.
Così, sulla strada Al Shuhada che collega l’emirato con Fujariah, gli sceicchi hanno ordinato la costruzione del sottopassaggio, come spiega l’ingegner Ahmed Al Hammadi direttore generale del dipartimento dei lavori pubblici e sociali, che sarà lungo 7 metri e alto 3,6 metri con “lo scopo di garantire il movimento di cammelli tra i lati di strada che è una delle strade a più rapido scorrimento del Paese“.
I cammelli erranti negli ultimi anni sono diventati una preoccupazione non solo per gli automobilisti ma anche per i proprietari degli animali, che, solo l’anno scorso, si sono visti investire 213 esemplari, provocando incidenti molto pericolosi, se non mortali e grosse perdite economiche.

I sottopassaggi di questo tipo interessano sempre più gli ingegnieri degli Emirati, che ne stanno progettando altri in tutto il Paese per tutelare tanto gli animali quanto soprattutto le persone, diminuendo il rischio di incontrare animali vaganti sul proprio tragitto.
Quest’ultima trovata fa sempre più riflettere sull’ingegnosità e attenzione che sta nascendo in questa parte del mondo, fortino delle più moderne tecnologie e di ricchezze sia materiali che umane, che pochi Paesi al mondo possiedono.