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Siamo a fine agosto e – purtroppo – le vacanze sono quasi finite. Per tutti ricomincerà la vita di sempre e, tra lavoro, studio, sport ed impegni vari, si ricorderanno, con un pizzico di nostalgia, le serate con gli amici, gli aperitivi a bordo piscina e le giornate in giro per le spiagge.

Ma non sarà così per tutti: infatti c’è chi non ha proprio un bellissimo ricordo di queste vacanze estive. E sempre per i soliti e alquanto fastidiosi inconvenienti: smarrimento dei bagagli in aeroporto, voli cancellati o in ritardo e case vacanze mai esistite.

Fortunatamente ci sono dei rimedi: tutti coloro che non hanno passato delle vacanze con la v maiuscola possono chiedere un risarcimento. E anche se non è sempre così facile, ecco delle dritte per poter ricevere un rimborso adeguato.

Smarrimento bagagli

In aeroporto, quando il nastro trasportatore inizia a girare, attira l’attenzione di tutti. E, se dopo i primi giri, i viaggiatori non vedono arrivare il proprio bagaglio iniziano ad impallidire e a sudare. Ma come comportarsi se del bagaglio non si intravede nemmeno l’ombra?

Il primo passo è andare all’Ufficio oggetti smarriti con il biglietto e lo scontrino delle valigie. Lì si dovrà compilare un modulo, chiamato Property Irregularity Report, descrivendo tutti i bagagli. Ovviamente la denuncia deve essere effettuata entro 7 giorni per danni e entro 21 se si tratta di consegna ritardata.

Il massimo che si potrà avere dal risarcimento è 1200 euro, ma solo per i voli assicurati da compagnie europee.

Cancellazione e ritardo di voli

Quante volte è capitato di salire sull’aereo e non trovare il proprio posto o trovarlo già occupato? Anche in questo caso c’è la possibilità di avere un risarcimento, che sarà tra i 135 e i 600 euro, cifra che dipende dalla tratta e dai giorni passati prima della nuova partenza.

In caso di ritardo, di più di un’ora, in partenza, le alternative sono due: o si chiede il rimborso o si sceglie un servizio sostitutivo. Al contrario, in caso di ritardo in arrivo si potrà avere un bonus del 25% per un’ora di ritardo e del 50% per due ore.

La casa “fantasma”

A chi non è successo di prenotare un appartamento o una villetta per le vacanze, arrivare sul posto e non trovare nemmeno un mattone della casa? Eppure c’era tutto: indicazioni stradali, indirizzo e foto di ogni stanza. Ed era anche a buon prezzo.

Questo della casa fantasma è però uno dei casi più difficili – o meglio – quasi impossibili per poter ricevere un risarcimento: si fa una denuncia contro ignoti, che quasi mai diventeranno noti.

E se i viaggi sono organizzati?

Questo è l’unico caso nel quale si può chiedere un rimborso per iscritto, attraverso una raccomandata o una mail. E se il viaggio è stato prenotato con un’agenzia, essa può fare da intermediario per le lamentele del cliente. Se non si arriva ad una soluzione, l’alternativa è andare dal giudice di pace.

È importante, per fare una denuncia – entro 10 giorni dal rientro – avere tutto ciò che può documentare i danni: il consiglio è quello di conservare tutto ciò che riguarda il viaggio. Depliant illustrativo, copia del contratto, denunce, certificati medici, ricevute, scontrini e foto.