Vegana per 9 lunghi anni, ora Sibilla Iacopini è “ritornata” al suo vecchio grande amore, la carne: la sua scelta sta scatenando un dibattito sempre più acceso sul web tra chi accetta ed elogia la sua decisione di ritornare ad un’alimentazione che comprenda anche la carne e chi, invece, difende a spada tratta lo stile di vita dei vegani.

Questa donna non è stata “costretta” o spinta da nessuno a cambiare stile e tipo di alimentazione. Nessuno le ha mai detto qualcosa e la sua scelta non è dipesa da un’opera di pseudo-convincimento di altri. La vegana ha abbandonato i pasti ai quali era prima abituata raccontando di una scelta di “puro godimento”.

Sibilla ha parlato di questa fase di transizione su GenerazioneBio: “Ho iniziato a cambiare la mia alimentazione circa nove anni fa, quando sono diventata vegetariana prima e poi, gradatamente, vegana. L’ho fatto per tanti motivi, etici innanzitutto, avendo letto e compreso dell’impatto che lo stile di alimentazione vigente ha sul pianeta, le persone e gli animali; poi salutistici e infine psicologici, per il senso di controllo sulla mia vita che ricavavo dall’attenermi scrupolosamente a una regola. Ciononostante, non mi sono mai sentita veramente parte di un gruppo, perché non mi riconoscevo nello spirito battagliero che normalmente viene associato a una persona vegana. Quel mix di superiorità morale, indignazione e condanna che senza parole, o con molte parole, dice: tu sei sbagliato”.

La trasformazione è avvenuta solo “ascoltando il corpo”: sono state le sensazioni, i desideri, la fame, l’istinto, i sapori e i profumi a averla spinta fino a qui. E lei ne è davvero entusiasta.

“Ero diventata vegana e avevo deciso di volta in volta quale cibo fosse migliore per me, l’avevo imposto al mio corpo senza mai ascoltarlo. Non so che ne diranno i dietisti, i vegetariani, i vegani, i macrobotici, i crudisti, la mia mamma (che saluto) e gli esperti di ogni genere: per me è puro godimento, e ancora non ho smesso di raccogliere consapevolezza da questo immenso senso di libertà che provo, da quando ho smesso di imporre al mio corpo punti di vista altrui spacciati per miei”.