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Avere vent’anni significa essere consapevoli del fatto che, in un modo o nell’altro, si potrà riparare agli inevitabili errori che tutti finiamo col fare prima di capire come funziona davvero il mondo.

Detto ciò, da alcune cattive scelte derivano talvolta delle conseguenze infelici: basti pensare al non saper mettere i soldi da parte o a quanto si trascuri oggigiorno la salute, fisica e psicologica.

Niente paura, però, perché si tratta di scelte facilmente evitabili: abbiamo raccolto, proprio per questo motivo, una serie di consigli che imprenditori e scrittori hanno pubblicato sul social network Quora. Facciamone tesoro.

1. Non credere che l’educazione e il talento siano sufficienti a riuscire nella vita.

Grande intelligenza, talento naturale e lauree conseguite presso università esclusive sono tutti ottimi assi nella manica, ma ci non garantiscono affatto un posto di lavoro una volta portato a termine il nostro percorso accademico.
Ho passato i miei vent’anni in ambienti d’azienda: ricordo perfettamente che lavoravo la notte e anche nel weekend – dice Sylvie di Giusto, fondatrice di Executive Image Consulting. “Sudore, paura, ma anche diligenza, perseveranza e tantissimo sacrificio: di questo è stata fatta ed è tuttora fatta la mia carriera. Non ci sono mezzi termini quando si tratta di far carriera: il successo non arriva improvvisamente, ce lo costruiamo noi”.

2. Non trascurare la salute.

Man mano che si diventa più grandi, ci si rende conto che non si può continuare a fare bagordi come quando si stava al primo anno dell’università. “Le sbornie a 28 anni saranno sempre più difficili da affrontare: così, l’idea di bere tutta la nottata non ti sembrerà più una genialata come un tempo”, scrive Meggie Sutherland Cutter su Quora.

E cosa dire, poi, di tutto il fumo e le terribili abitudini alimentari che si sedimentano proprio durante quegli anni? Il professore di Comunicazione
Michael Weston dice, peraltro, che i ventenni dovrebbero fare molta attenzione anche alla salute mentale, poiché tutte le potenziali problematiche psicologiche che ci portiamo dietro sorgono proprio a vent’anni.

3. Non spendere tutti i propri averi.

Per quanto la pensione ci sembri lontana, non c’è nulla di male a riconoscere l’importanza dell’incominciare mettere da parte dei soldi quanto prima. Del resto, come ricorda l’imprenditrice Aditya Rathnam, se non si hanno dei fondi da cui partire per i propri investimenti, non si avrà mai neanche la possibilità di un rientro economico per la propria compagnia.

4. I soldi non fanno la felicità.

Prestigio e libretto di assegni possono renderci persone più felici, ma esistono cose molto più efficaci, secondo il parere di Joe Choi. Il rischio è quello di rimpiangere poi il fatto di aver inseguito tutta la vita il denaro, invece della propria autentica passione.

5. Non mollare, anche nelle difficoltà.

Mettere fine a una relazione importante, essere licenziati, assistere al fallimento della propria startup possono sembrare tutte cose devastanti, quando ti succedono per la prima volta.
Ma invece di arrendersi o puntare più in basso la prossima volta, bisogna usare i fallimenti come delle opportunità per imparare e per migliorare. L’editor di Vogue Anna Wintour, per esempio, ha affermato che essere stata licenziata verso la metà degli anni ’70 è stata uno dei più importanti momenti della sua carriera.

6. Non lasciar decidere agli altri.

Quando si inizia una nuova avventura lavorativa si è sempre tentati di avere l’appoggio di qualcuno che sappia indicare la via migliore. Eppure, anche secondo la businesswoman Lori Greiner, non bisogna mai lasciarsi influenzare dalle opinioni altrui al livello personale: “il successo ha a che fare con il modo in cui ci concepiamo: è il modo in cui concepiamo noi stessi a determinare il modo in cui ci concepiscono gli altri”.

7. Non lasciarsi prendere dall’impazienza.

Non c’è necessariamente bisogno di ritrovarsi sposati, proprietari di casa, e con dieci anni di esperienza lavorativa alle spalle entro i trent’anni: bisogna essere pazienti e concentrarsi sul presente. Questa sensazione di dover a tutti costi raggiungere tutti i propri obiettivi il prima possibile è solo una controproducente fonte di stress.

8. Non voler piacere per forza a tutti.

Sulle prime che si inizia a lavorare, si vuole essere sempre in buoni rapporti col proprio capo, coi propri colleghi e coi proi clienti. Ma, una volta che ci siamo resi conto che non gli piacciamo, facciamocene una ragione e andiamo avanti. È inevitabile.

9. Le amicizie non durano per sempre.

I nostri amici del liceo pensavano che il nostro rapporto sarebbe rimasto invariato per sempre. Alcune amicizie, in effetti, restano vive fino ai quarant’anni. Ma la maggior parte della gente, da un certo punto in poi, pensa giustamente ai propri affari”, scrive Sutherland Cutter su Quora.

10. Trasferirsi altrove non risolve nessun problema.

Viaggiare e vivere in altri luoghi può rappresentare un arricchimento culturale, ma non bisogna credere che trasferirsi dall’altro lato del mondo significhi necessariamente che tutta la propria vita acquisisca improvvisamente più senso.

11. Non isolarsi.

Importante è crearsi delle relazioni solide con i propri colleghi, ma se ci si isola si cominciano a guardare le cose da un’ottica miope. “Le persone che ci stanno intorno hanno un’influenza diretta sulla nostra vita lavorativa– dice Jon Levy, fondatore dell’ Influencers network – da quanto esercizio fisico facciamo fino al tipo di abiti che indossiamo. Se perciò vogliamo vivere una vita felice e soddisfacente bisogna diventare bravi a costruire delle relazioni con le persone che stimiamo, lasciando perdere quelle che invece riteniamo negative”.

12. Niente “o bianco o nero”.

Lo scrittore James Altucher è dell’opinione che molti ventenni ragionano secondo termini assoluti. Per esempio, alcuni di loro sentono come se dovessero scegliere tra un percorso lavorativo che privilegia loro stessi e uno che privilegia gli altri, senza rendersi conto che coltivare un proprio interesse non significa per forza il contrario di “fare del bene” al mondo.

13. Nessuna ossessione per l’anima gemella.

Alcuni scelgono vivere i propri vent’anni da single, senza legami. Altri cercano la persona giusta da sposare. Proprio questi ultimi possono restare intrappolati nella fantasia di trovare qualcuno con cui l’amore scatta all’improvviso, senza alcuno sforzo. Ma nella vita vera, il requisito più significativo ed effettivo in una relazione a due è proprio l’impegno, così come la dedizione.

14. Non pianificare gli anni in anticipo.

Cerchiamo sempre di non perdere la testa facendo programmi con cinque anni di anticipo: teniamoci concentrati sugli obiettivi più prossimi.

15. Capire che non si è soli.

Diventare adulti e intraprendere una nuova strada lavorativa ci fanno pensare di essere gli unici ad affrontare certe difficoltà? Sbagliato. I nostri colleghi e nostri amici non se la vedono meglio di certo.