Sono sempre più numerose le persone che ritengono che non ci sia niente di meglio del viaggiare da sole: senz’altro questi globe-trotter solitari hanno ragione, non c’è sensazione migliore dello stare per proprio conto e così scoprire la propria indipendenza. Viaggiando da soli, si è liberi di attenersi ai propri orari, di scegliere senza andare a scontrarsi con i desideri degli altri. Eppure, viaggiare col migliore amico – soprattutto quando si è lontani da casa propria e da tutto ciò che si conosce – è un’esperienza che vale altrettanto la pena di provare. Le ragioni? Possono essere almeno sei:

Condividere momenti importanti

Generalmente, quando si viaggia in compagnia di qualcun altro il tragitto è tutto chiacchiere e commenti. Ma quando si arriva di fronte a qualcosa di veramente mozzafiato, le parole si esauriscono: condividere quel silenzio, quel momento in cui le parole non sono più abbastanza per descrivere la bellezza che si sta ammirando, è una delle più forti forme di empatia che si possano mai provare.

Strappi alle regole

Riuscire a intercettare un locale che gentilmente ci dia accesso a zone della città visitata interdette ai più è adrenalina pura: non vivere questa scarica di eccitazione da soli, ma in compagnia di un complice, è semplicemente fantastico.

Maggiore sicurezza

Perdersi e mettersi in cerca della strada giusta per rientrare in albergo a notte fonda, in una città che non si conosce, è piuttosto inquietante se si viaggia da soli. In compagnia del proprio migliore amico la stessa situazione sarà vista, invece, attraverso tutt’altra lente: quella dell’avventura da condividere tra risate e un paio di birre.

Chi ti copre le spalle

Che sia per fermare l’autobus che sta partendo senza di te o per passarti quell’anti-dolorifico che hai dimenticato a casa, avere un valido compagno di viaggio è sempre, sempre un dono. Del resto, nessun momento più del viaggio all’estero può indurre a sentire la necessità di un aiuto: in casi come questo, il supporto è garantito perché giusto accanto a te.

Nostalgia al bando

Una volta tornati a casa, la nostalgia della cartina della città in cui si è soggiornato, ma anche della lingua che si è tentato goffamente di parlare, sarà ben presto in agguato: è fondamentale, perciò, avere un amico con cui non solo ricordare il viaggio fatto insieme, ma anche pianificare imminenti partenze future.

Opere di convincimento

È vero, quando qualcun altro insiste per convincerti a fare ciò che vuole la cosa non ci fa impazzire. Ma a volte queste piccole forzature possono rivelarsi manna dal cielo, soprattutto se si tratta di prenotare un biglietto d’aereo.