Ci sono paesi così piccoli che è difficile credere possano contenere delle realtà contrastanti: se infatti, da una parte, il Belgio e in particolare la sua capitale Bruxelles rappresentano la patria del Consiglio Europeo che spaventa greci, ma anche italiani, dall’altra questa monarchia a Nord dell’Europa è diventata la casa di numerosi italiani. Diversi tra loro sono arrivati qui in cerca di lavoro soprattutto a partire dal secondo dopoguerra e con il passare degli anni sono diventati sempre di più, ricoprendo così anche importanti cariche, come l’ex primo ministro Elio di Rupo. Scopriamo insieme perculiarità e virtù di questo paese.

L’apertura mentale

Credits photo: youtube.com
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Quando si parla di Nord c’è un cliché che dice “da quelle parti sono tutti tristi e freddi”, vivere in Belgio dimostra che non è proprio così. I belgi sono un popolo aperto mentalmente che sa quando è il momento di lavorare ma ama anche uscire e divertirsi, specialmente in Vallonia, la parte francofona di questo paese. I posti più gettonati sono parchi divertimento come il Pairi Daiza, i jazz club, come l’Archiduc e ovviamente i pub come il Wenemaar Va Paradijs a Gent e i diversi Irish pub.

Andare in treno

Credits photo: bassavelocita.it
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Il lato positivo delle dimensioni ridotte del Belgio è sicuramente la facilità degli spostamenti: in due ore si può andare da Mons a Ostende per respirare l’aria marina o da Bruges ad Anversa, nella città dei diamanti, la più grande e probabilmente la più ricca della parte fiamminga di questo paese, oppure potreste recarvi da un piccolo paesino come Mouscron a Bruxelles in un’ora circa. Se poi si vuole lasciare il confine, bastano poche ore per ritrovarsi ad Amsterdam, a Parigi, a Londra e persino a Berlino. Quando Bruxelles è diventata la sede del Consiglio Europeo, le grandi potenze avevano decisamente in mente la sua collocazione strategica.

Le birre artigianali

Credits photo: fr.sylvie-wilhelm.com
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Il Belgio può contare più di 600 produzioni di birra differenti. Tra leffe, Stella Artois, Delirium etc. c’è l’imbarazzo della scelta, ma il meglio si trova nelle brasserie, dove si possono gustare le vere birre artigianali. I belgi sono grandi cultori di birra, quasi al pari della Germania, tant’è che da quelle parti si dice che i bambini ricevano un cucchiaino di birra insieme al latte al posto del caffè.

L’efficienza

Credits photo: belgio.ilreporter.com
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In Italia non saremo mai dei burocrati, perché con questo metodo riusciamo a rendere complicate anche le operazioni più semplici. Ed è per questo motivo che una delle cose che gli italiani amano dei belgi è l’efficienza, adeguandosi al loro modo di agire a loro volta. Se andate in un ufficio alla ricerca di risposte le avrete nell’immediato.

Il multiculturalismo

Credits photo: scambieuropei.info
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Quando si condivide una stanza ci possono essere tanti problemi, risolvibili con una chiacchierata o con un trasloco, quando si guarda ad una nazione con 2 culture predominanti differenti, ecco il trasferimento di una delle due diventa leggermente difficoltoso. Eppure nonostante i conflitti politici, nella realtà dei fatti, francofoni, fiamminghi e minoranze tedesche convivono pacificamente e più il tempo passa minori sono le divergenze, merito anche degli scambi linguistici promossi per i giovani. Parliamo dell’unico paese europeo che propone un programma Erasmus per andare dalla Vallonia alle Fiandre o viceversa. Inoltre il Belgio è diventato patria di numerosi italiani: partiti per lavorare nelle miniere nel secondo dopoguerra, numerosi lavoratori hanno messo su famiglia trasferendosi definitivamente in questa piccola monarchia.

I festival

Credits photo: fuzz-mag.be
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Se c’è un’attività che i belgi amano più di ogni altra e che entusiasma anche gli italiani sono i festival. Ogni scusa è buona per festeggiare, anche se non ci sono ricorrenze particolari. Ce n’è per tutti i gusti: dalla musica, al cioccolato, alle maschere, alle birre. Uno dei più innovativi, il Paradise City, si è appena svolto a Perk, area limitrofa a Bruxelles. Gli amanti del festival hanno avuto l’occasione di ascoltare un mix di musica indie ed elettronica sui terreni di un castello del 15° secolo, ricevendo una carta verde all’entrata per l’ecosostenibilità.

La cioccolata

Credits photo: sucreriesbelges.com
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Come ultima caratteristica peculiare del Belgio, non possiamo non parlare della cioccolata. La prima tavoletta di cioccolato in Belgio venne prodotta nel 1840, ma il vero prodotto che ha conquistato le bocche di tutti i visitatori è arrivato nel 1912. Ci riferiamo alle praline. Galler, Darcis, Edouard sono solo alcuni dei maestri della cioccolateria belga. Vi sono poi Cote D’or, Godiva e tanti altri. Ogni anno i belgi si sfidano in delle competizioni e concorsi di cioccolato e portano i loro prodotti in giro per l’Europa. A Wieze, inoltre, si trova la fabbrica di cioccolato più grande del mondo. In questo i belgi non hanno nulla da invidiare al nostro paese.

Per chiunque volesse trasferirsi anche temporaneamente in Belgio, vi informiamo che dovrete registrarvi immediatamente presso il comune di residenza per segnalare la vostra presenza all’interno dei confini, sia per lavoro, sia per studio. Fatto ciò, potrete stare sereni e godervi le peculiarità di questo paese.